Passeggiando per Rimini
la vacanza di Marino a Rimini
| capitolo 7 | paragrafo Verso la Piazza |
“Un monito , citava: la paura è un killer, uccide le speranze, annienta i sogni elimina le relazioni e se ti lasci sopraffare ucciderà anche te: ribellati!”
Marina rimase sopraffatta da quello che sentiva, perché in cuor suo sapeva che era ero, ma non sapeva dove attingere le energie necessarie , tanto che cominciò a confidarsi , con un sibilo di voce :- “ Vedi… da quando ho deciso di andare a vivere da sola, sono talmente legata alla mia quotidianità che ogni cosa diversa dal normale, lo vedo come una minaccia…”
“La mia chiamata e la mia richiesta ad incontrarti, l’hai vista come una minaccia?” chiese Marino nel tentativo di crearle un contro-shock , abbastanza diretto per permetterle di rimettere in discussione se stessa.
“No, “ rispose la ragazza in maniera diretta e sicura “…avevo bisogno di confidarmi e tirare fuori quello che avevo dentro e ho subito pensato che tu fossi la persona ideale. Ti prego non sentirti offeso.”
Sorridendo Marino rispose :-“Non sono per niente offeso. Le tue parole mi onorano, perché mi hai appena detto che sono una persona degna di fiducia “.
“Infatti..” intervenne la ragazza :-“e visto che mi sto confidando vorrei anche dirti, che ho sempre provato un pochino di invidia per te. Avevi sempre una parola buona per tutti ed in quello non sei affatto cambiato!”
Il ragazzo rimase quasi sorpreso, e baciò la ragazza su una guancia , con la stessa intensità con cui lo faceva da fanciullo. “Credo chi sia il mio turno, dirti che ti ho sempre voluto un mondo di bene Marina!”
I ragazzi avevano oltrepassato piazza Tre Martiri per giungere alla piazza più importante di Rimini: Piazza Cavour.
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